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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Senso di fragilità

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Mi chiamo. Io mi chiamo. Scegliete voi che nome darmi, che qualità e difetti mi appartengono. Mi piace leggere; da piccola non riuscivo a leggere...Ogni lettera mi sembrava una tale confusione, tant'è una volta chiesi a mio padre di leggere la parola che non riuscivo a comprendere(mia madre mi fece i complimenti dato che erano le prime parole che 'lessi da sola'). Lei non seppe mai che era mio padre ad avermi aiutata. Comunque il primo libro vero e proprio che lessi è stato 'Matilda' di Roald Dahl. Ricordo ancora che mi affacciavo al balcone di casa mia e guardavo quel cielo limpido il quale mi spronò a divorare quelle pagine. Libro fantastico, se mi doveste chiedere un commento. Leggere è sempre stato parte di me, mezzo con il quale mi sono dovuta spesso sporgere da situazioni difficili. Insomma, un mezzo che mi ha accompagnata in questa mia sensibilità. Sì, sono sensibile, se non l'avete ancora notato. Probabilmente quel che sto per dire è forse una delle fra...

Il tempo

Vivo in una situazione surreale. O almeno, mi pare. Sono sul letto di camera mia, un caldo atroce anche se vi sono occasionalmente soffi di leggera brezza che accarezzano la mia pelle. Indosso solamente una maglietta bianca con una scritta di un colore zafferano e il sole sta tramontando lentamente come se volesse rendere omaggio ai suoi colori divini pitturati di un azzurro leggero, nitido. Le finestre sono aperte e raramente emettono il suono dell'essere scostate lentamente da quel vento leggero. Mi sembra di essere cullato da questo silenzio, così profondo. In un primo attimo mi riecheggiano le parole dolci del Leopardi 'e il naufragar m'è dolce in questo mare' e il cuore comincia a battere forte, come se avessi appena finito una maratona. Mi sembra di tornare indietro nel tempo., indietro di molti anni fa.. un sabato qualunque a guardare il paesaggio che mi circonda. La domenica avrei ripreso a studiare incessantemente mentre lunedì mi sarei svegliato presto al matt...

Chiaroscuro

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A volte succede di viaggiare nei miei pensieri. Così, tutto d'un tratto. Mi ritrovo ad essere socievole con gli altri e poi ad occasionalmente perdermi nei miei pensieri. Tant'è che poi le persone mi scuotono chiedendomi se tutto vada bene. A voi succede di sentirvi quasi staccati ma vicini alla vita? Come se la sensazione che voi steste provando fosse così vera da spurgare da ogni poro? Mi limito ad osservare lui. Quel vuoto, quello spazio domato dalla teatralità dell'appartenere alla vita. Mi vengono in mente le voci suadenti di coloro che comprendono e sanno cosa sia l'esistenza. A volte basta poco per sapere, per sapere cosa una persona provi. Ti volti a mirare quell'individuo e noti ogni piccolo dettaglio affiancato dalle imperfezioni. Noti i capelli colorati di una chioma mora, pelle fresca, morbida, potrebbe quasi essere paragonata ad un filo d'erba verde acceso. Il pensiero muta, cambia dimensioni e colore, a volte come le labbra innocenti di chi non ha ...