Le nostre strade

Salterello per le vie sconosciute e mi domando come siano state costruite internamente le case e come siano stati creati quei volti così buoni, crudeli, fittizi.
Dicono che nella vita ci si innamori due volte: la prima pensando che sia l'unica e la seconda pensando che sia la prima.  
E con questo pensiero di notte mi cullo osservando le case disabitate ma abitate da un calore familiare pieno di amore e felicità.
La felicità , forse, di vivere in una casa diversa da quella che immaginavo ma ricca di me.
Io che vivo nella casa assieme alla persona che amo di più al mondo assieme alla certezza che non ci sarà mai più persona pronta ad accogliermi con i miei difetti, pregi, assurdità esistenziali.
L'esistenza appartiene a noi, noi individui che la teniamo stretta per mano, la dominiamo, la accompagniamo, ci facciamo travolgere da lei e dalle esperienze che possono comportare.
Se leggessi me stessa mi renderei conto di quel che io sono. Della persona che sono e che posso diventare.
Mi chiederò se la mia vita diverrà un film, una storia colma di alti e bassi che finirà piacevolmente.
Piacere e nessun rimpianto rimorso nei confronti delle mie scelte, aver respirato e capito con razionalità quel che c'è da sapere di me e te. Di noi.
Parole fluttuanti nel cielo avvolte dalle nuvole che poi le coprono facendo domandare ai comuni mortali come mai non si vedano più, quelle anime.
La paura fugge e insegue chi ricerca la felicità.
I tasti del computer mi sembrano improvvisamente così.     niente.        Il nero più assoluto nella mia mente per nonsoquale ragione. Accarezzo me stessa, accarezzo il mio essere permalosa, accarezzo il mio agire impulsivamente, accarezzo la me bambina non ancora cresciuta, accarezzo la me fragile, la me volenterosa di qualcosa di grande, la me innamorata e felice, la me passionale degna di essere amata.
Accarezzo ogni parte di me rendendomi conto che va bene così. Sì, avrò tanto su cui lavorare ma va bene così. Va bene così perché io vado bene così. Io sono io e oggi mi sento strano come se avessi perduto tutta la mia vita davanti a me e girovagassi nelle tue strane strade pieno di te e dei nostri ricordi.
Oggi io non ho certezze, o forse vorrei tanto averle. Ogni essere umano vorrebbe avere la felicità e la sicurezza genuina a portata di mano. Tutti noi forse vogliamo stare bene. Trovare ciò che ci rende felici è raro, ma perché quando sei certo non sai più cosa vuoi?
Si ritorna dove si sta bene.

Commenti

Post popolari in questo blog

Male da morire

Attimo sfuggente