Quando qualcosa finisce

Quando qualcosa finisce si fa tutto più duro. Hai un vuoto dentro che non puoi facilmente colmare e ti rifugi in quei sovrumani silenzi di profondissima quiete e allora pare forse un po' più facile. Quando vivi quel momento tu ci pensi su e sei consapevole che quel momento passerà come ogni ricordo e tutto sarà arduo. Il giorno dopo aprirai gli occhi e ricorderai dolcemente quelle parole e quei momenti dove sapevi esattamente che ti saresti sentito così. I sorrisi delle persone, spensieratezza era una sensazione certa. E con questo venticello leggero che si fa sentire delicatamente sulla tua pelle, quel venticello è il medesimo a ricordarti quando tua madre cercò di distrarti alla Disney per prenderti quell'amato peluche e tu poi gridasti dalla gioia. Quanti anni avevo?   7?    8?    Non ricordo francamente.  Però sono certa che quel venticello e quel profumo innocente sia il medesimo di quel periodo della mia infanzia. Felice. Sommersa da una grande quantità di bellezza e beatitudine. Però ho capito che il problema non è la fine di un percorso e l'inizio di un altro. Quello fa nascere in noi una certa paura soffocata da un grido di speranza.

Un capitolo di questa tua
effimera esistenza è
terminato.
C'est la vie?
Non lo so ma francamente voglio tornare indietro nel tempo, ho voglia di viaggiare e vivere determinate esperienze e rifare ogni minimo sbaglio e vivere e sentire quella gioia dentro di me ardere di continuo. Io mi sento vuota è inutile continuare a raccontarcela. E forse anche voi comprendete quel che io intendo perché non è mai così facile.
Senti le lacrime agli occhi e nel mentre pensi a dei momenti di rara felicità
le lacrime sono subito pronte a inondare quel viso.


Che brutto.
Il termine 'brutto' è vago. Forse troppo vago ma aspetta a voi decifrare questo mio malessere. Questo capitolo che è terminato in un vago sentimento di chiusura. Non mi sentivo probabilmente così fragile da tempo perché ci sono momenti dove ti rendi seriamente conto di cosa significhi vivere, di cosa sia la nostra esistenza e perché noi siamo qui.
Per cambiare?

 Per non ricordarci quel che eravamo una volta? Se ci penso quattro anni sono passati così velocemente. Ma tutto quel che facciamo noi esseri umani è lamentarci; questo continuo sentimento di non sentirsi appagati dalla vita ma questo flusso di coscienza non potrà mai a pieno esprimere quel che sento io dentro. Quella sensazione di mancanza e di respiro. Respiro con difficoltà. Respiro come un persona che si guarda indietro e si rende conto di come il tempo passi velocemente e di come tu voglia che ogni momento sia immortalato. Una foto?
 Arte?
Signori miei Montale in 'limoni' ci ha provato e per un attimo sentiva le gazzarre degli uccelli  ma purtroppo la mente indaga accorda disunisce e non riusciremo mai ad immortalare un momento. Touchè. No?

E' quasi inutile continuare a fornire una risposta a questo dilemma perché non si può e' impossibile. Indecifrabile momento. Momento indecifrabile. Vorrei che qualcuno mi portasse indietro perché sento un pianto fiorire nella mia psiche e in quel che sono ma ti prego portami con te in quell'inesorabile momento dove i momenti possono essere vissuti a pieno e rivissuti quante volte vogliamo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Male da morire

Attimo sfuggente