Gnothi Seauton

Riesco quasi a sentirmi. Cammino in questa sensazione di vuoto colmato da quel che io so e che ricordo. Procedo verso il vialetto di casa mia. Riesco quasi a sentire il profumo di questa antica popolazione. A volte senti di appartenere ad un altro luogo, senti una connessione e senti di dover partire per comprendere più te stesso, per comprendere come tu sia. Mi sento quasi offuscato da un senso di confusione immortalato dalla volontà del credere e di ricercare. Sono sicuro. Io voglio. Io posso. Io devo. Devo partire, devo partire per questo luogo non così lontano dopotutto. Avete in mente quando voi sapete di avere una connessione con un luogo ma voi non ci siete mai stati? Io sento quasi sensazione così oceanica come se fiorisse nel profondo della mia psiche. Io so di appartenere a questo luogo e non mi do pace perché io so. Sono cosciente. Chiudo gli occhi e sento le grida dei bambini affievolita dal suono delle pietre che vengono scostate dai sandali di cuoio. Un movimento leggero e sottile, quasi della camminata sull'acqua. Per un attimo riesci a dimenticare le vicende amorose, le vicende riguardanti l'amicizia e le vicende famigliari. Perchè senti di dover ricercare all'interno di te stesso. Perché sai che la risposta è più vicina di quanto aspettassi.  Noi ci guardiamo, a volte non facendo attenzione alla microeternità in ogni nostro gesto. Non capiamo che non è la prima volta che ci incontriamo. E alla fine quando senti una connessione con una persona è solamente perché in una vita precedente si ha avuto la stessa certezza e la stessa incertezza. Provare rancore, rabbia, passione. Passione per quell'essere umano che in questa vita non conosciamo. Lo sguardo è invincibile. Lo sguardo rapisce. Lo sguardo reca multiple reazioni. Pianto. Sorriso. Bellezza. La bellezza di non conoscere nonostante la nostra conoscenza al riguardo. Noi ci conosciamo e noi abbiamo avuto modo di conoscere. Ma noi non ci ricordiamo; ripercorriamo le diverse tappe ripercorriamo i diversi luoghi che hanno reso noi ciò che siamo.


Breve attimo di deja-vu.

Le connessioni non vanno spezzate inutilmente. Cogliere come un fiore appena sbocciato. Cogliere la cera che cola lentamente brevemente dalla umile candela. Permettetevi di conoscere e di emozionarvi.
Siate padroni di ciò che volete. Gnothi seauton.


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